CAM Strade: il decreto correttivo semplifica l’applicazione e rafforza la sostenibilità

L’11 settembre 2025 è stato pubblicato il decreto correttivo che modifica i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le infrastrutture stradali.
L’intervento normativo punta a rendere più efficace e applicabile la disciplina introdotta nell’agosto 2024, correggendo criticità emerse nella fase iniziale di attuazione.

L’obiettivo resta chiaro: rafforzare l’impatto ambientale positivo delle opere infrastrutturali, facilitando al contempo l’adeguamento tecnico da parte di operatori pubblici e privati.

Le novità principali

Il decreto introduce modifiche sostanziali in più ambiti chiave:

  • Progettazione: i requisiti ambientali diventano parte integrante del PFTE, spostando in fase iniziale molte scelte progettuali strategiche.
  • Materiali riciclati: per interventi di manutenzione d’emergenza, la quota minima obbligatoria scende dal 50 % al 20 %, garantendo maggiore flessibilità operativa.
  • Tracciabilità dei materiali: viene ampliato l’elenco delle certificazioni riconosciute (REMADE, UNI/PdR 88:2020, DoP), semplificando la dimostrazione del contenuto riciclato.
  • Prestazioni ambientali: aggiornati i criteri relativi all’indice di riflettanza solare (SRI) e al rumore, con esclusioni per particolari contesti tecnici (es. pavimentazioni in pietra naturale italiana e gallerie).
  • Gestione impiantistica: nuove prescrizioni per combustibili a basso impatto, pannelli fotovoltaici, sistemi di abbattimento emissioni e uso di lubrificanti rigenerati.
  • Fase transitoria: previste deroghe e tempi di adeguamento per le gare già avviate, a garanzia di continuità operativa.

Un cambio di passo strategico

Queste modifiche non rappresentano solo un aggiustamento tecnico, ma un passo verso un modello più strutturato di progettazione sostenibile.
L’integrazione dei CAM fin dalle fasi iniziali e la spinta all’uso di materiali certificati richiederanno una maggiore pianificazione e capacità di compliance.

Per le imprese e le stazioni appaltanti si apre una doppia sfida:

  • Garantire la conformità normativa senza rallentare i processi.
  • Trasformare gli obblighi in opportunità di innovazione e valorizzazione ambientale.

Come possiamo supportarti

L’applicazione dei nuovi CAM Strade richiede non solo adeguamenti tecnici e documentali, ma anche una visione strategica della sostenibilità.
In questo percorso, LCA Ambiente affianca enti pubblici e operatori privati con servizi integrati e altamente specializzati:

  • Analisi tecnica e normativa: valutiamo in modo puntuale i requisiti CAM applicabili ai tuoi progetti, identificando obblighi e margini di flessibilità operativa.
  • Strategie di conformità ambientale: supportiamo nella definizione di piani d’azione coerenti con i criteri CAM, ottimizzando processi e costi.
  • Certificazioni e tracciabilità dei materiali: assistiamo nella predisposizione di evidenze tecniche e documentali (REMADE, UNI/PdR 88:2020, DoP) necessarie per la partecipazione a gare e appalti pubblici.
  • LCA e indicatori ambientali: integriamo l’analisi del ciclo di vita e la misurazione delle performance ambientali nei progetti infrastrutturali per valorizzarne la sostenibilità complessiva.
  • Formazione tecnica e capacity building: trasferiamo competenze a RUP, progettisti e operatori attraverso percorsi formativi dedicati e aggiornati alle ultime evoluzioni normative.
  • Assistenza nei bandi e appalti pubblici: verifichiamo capitolati, documentazione tecnica e offerte per garantire piena coerenza con i CAM e i criteri GPP.

In questo modo accompagniamo le organizzazioni non solo all’adeguamento normativo, ma verso una gestione strategica e misurabile della sostenibilità, capace di generare valore competitivo e ambientale.

Contattaci per ricevere un’analisi personalizzata e individuare le azioni più efficaci per il tuo contesto operativo.

Guardare oltre l’adeguamento

L’evoluzione dei CAM Strade riflette un trend destinato a consolidarsi: la sostenibilità non è più un requisito accessorio, ma una leva progettuale e competitiva.
Chi saprà strutturarsi oggi, sarà pronto a rispondere in modo efficiente alle sfide normative e di mercato dei prossimi anni.

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